MANGONA - POGGIO DELLA DOGANA - POGGIO GIOGANA - MANGONA
- Percorso facile nella prima parte, più impegnativo dal Poggio Giogana. Prestare attenzione ai segnavia a valle di Poggio Giogana. Bellissimi panorami sulla valle del Bisenzio e sul Mugello. Bei boschi di conifere e di castagno.
- ORE: 8,00-9,00.
- ACCESSO: Mangona.
- DISLIVELLO: 500 m.
- CARTE: I.G.M.: Barberino di Mugello, Vernio.
Da Barberino di M.llo, prendiamo la strada per MONTEPIANO, giunti in prossimità di MANGONA (1) sulla sella fra il CROCIONE e la chiesa di MANGONA, prendiamo la strada sterrata che scende a sinistra verso l'asta principale del torrente Lora.
Giungiamo in breve ad un agglomerato di vecchie case coloniche ristrutturate. Raggiunto il torrente. Lora, lo costeggiamo sulla sinistra ed escludiamo la strada che a destra risale verso LAMONE.
La stradella è costeggiata da douglasie ed ontani. Dopo poco si raggiunge un ponticello che attraversa il torrente e la valle si apre in un ripiano alluvionale attraversato da un piccolo affluente del Lora.
Iniziamo a salire verso FRESCIANO costeggiando un boschetto di noccioli, castagni, ontani e pino silvestre, al termine del quale il sentiero attraversa dei seminativi. La stradella è panoramica su BORGO e LAIANO ad est.
Giunti ad un incrocio, di fronte ad una villetta, prendiamo a destra lasciando a sinistra la prosecuzione per MOLINO.
Dopo circa 100 metri prendiamo a sinistra seguendo la strada costeggiata da ontani e poi da douglasie ed abeti, e raggiungiamo il casolare bianco di FRESCIANO, 411 m.), posto al margine tra un castagneto da frutto e dei seminativi. Proseguiamo sulla sinistra mantenendosi a mezza costa, al limite del castagneto. Verso nord-est è visibile il crinale dello spartiacque tra il torrente Lora e il torrente. Aglio e sullo sfondo MONTE FRASSINO.
Giunti in vista di CASE CORSICA, al bivio proseguiamo verso destra e raggiungiamo il crinale per ampio sentiero. Qui è visibile un panorama sulle propaggini settentrionali dei MONTI DELLA CALVANA.
Escludendo i due sentieri che proseguono lungo il crinale verso VALDIBONELLA, proseguiamo a destra lungo la stradella che a mezza costa conduce verso RIMAGGIORI.
Il sentiero si restringe e si addentra in un bosco ceduo di quercia e carpino e dopo un fosso risaliamo, attraverso un ceduo di castagno e cerro, fino a raggiungere il crinale (565 m.).
Trascuriamo il sentiero che sale lungo la cresta e proseguiamo scendendo sul versante opposto. Attraverso un bosco ceduo di castagno si passano a mezza costa due fossi, ed in corrispondenza del secondo è visibile un affioramento di travertino. Guadati altri quattro fossi, l'ultimo dei quali incide roccia arenacea, risaliamo il versante fino a giungere ai pascoli di RIMAGGIORI. Superata una recinzione metallica, la costeggiamo prendendo a destra e, dopo poco, dall'altro lato del prato, è visibile un cancello di legno che limita una stradella che seguiamo fino a raggiungere dopo una salita, le case di RIMAGGIORI. La strada sterrata che di qui parte, segue il limite tra il bosco ed i pascoli, risalendo a mezza costa, e si immette dopo poco sulla strada che collega Barberino M.llo a MONTECUCCOLI. Percorriamo circa 100 m. di crinale (molto panoramico) e prendiamo poi una deviazione sulla destra fino a i ruderi della Dogana (633 m.) (2) dove ci immettiamo nell'Anello principale. Escludendo la stradella che prosegue scendendo verso CASE VIGNOLE, prendiamo a destra seguendo il crinale (CAI 20) che separa la VALLE DEL MUGELLO dalla VALLE DEL BISENZIO. Tra POGGIO LA DOGANA e POGGIO CUPOLA possiamo godere di stupende panoramiche su entrambe le vallate.
La stradella prosegue attraverso un bosco ceduo di quercia e carpino e, in corrispondenza di un rimboschimento di pino nero, si evita il sentiero a destra, che si perde nel bosco, proseguendo lungo il crinale. Al termine del rimboschimento entriamo in un bosco misto ed al bivio evitiamo la strada che scende a destra verso FRESCIANO.
Ancora avanti proseguiamo a sinistra per la radura di POGGIO CUPOLA trascurando la strada a destra per LAMOLE. Verso nord-est vediamo un bel panorama su S. MARGHERITA (3) e MANGONA.
In corrispondenza di una sella evitiamo i sentieri che scendono lungo i versanti, in direzione di CASTAGNETO (destra) e R. MARCIANO (sinistra), e si prosegue lungo il crinale. Circa un chilometro prima di SEGNALE LE SODA si lascia la strada principale, che prosegue per S. MARGHERITA (destra) e, per sentiero, raggiungiamo, sempre lungo la cresta, i prati che cingono SEGNALE LE SODA (675 m.).
Sulla strada principale prendiamo a sinistra, lasciandoci sulla destra la recinzione della villa (4); la strada, sterrata, si mantiene in quota lungo il versante che si affaccia sulla valle del BISENZIO, offrendo suggestive panoramiche.
La recinzione termina presso un gruppetto di case coloniche diroccate (crocevia di più sentiero) dove, abbandonando la strada che prosegue a sinistra per COTONE, prendiamo a destra e raggiungiamo il sentiero che, dopo breve salita, riprende la CRESTA DI MONTETIGLIOLI (713 m.).
Evitiamo i sentieri che scendono sui versanti, seguiamo le stradelle sul crinale e, dopo aver attraversato un rimboschimento .di pino nero, scendiamo bruscamente fino alla sella che separa CRESTA DI MONTETIGLIOLI da P. TORRICELLA. Il sentiero in questo tratto è molto panoramico.
Oltrepassata la strada che da SAN MARGHERITA porta a S. QUIRICO, "Passo della Torricella", proseguiamo lungo il crinale costeggiando (a sinistra) una recinzione in filo spinato ed alcune costruzioni non ultimate. Dopo una salita, abbastanza ripida, il sentiero, che a tratti è selciato, aggira POGGIO TORRICELLA (791 m.) lungo il versante occidentale e fra rimboschimenti di pino nero e douglasia, riprende il crinale fra POGGIO TORRICELLA e POGGIO STANCALASINO (807 m.).
Attraverso vecchi pascoli arriviamo alla strada prov.le (non cartografata sul foglio IGM. e, in prossimità del cartello che segna il limite del comune di Vernio, riprendiamo il sentiero (Anello Principale o CAI 20), proseguendo fra castagni e faggi. Il sentiero si mantiene in quota parallelo alla strada suddetta. Si evitano i sentieri e la strada sterrata che partono lungo i due versanti e proseguiamo sulla stradella lungo il crinale, addentrandoci in un rimboschimento di douglasia.
Giunti ad un piazzale, che si apre al limite del rimboschimento, dove troviamo anche faggio, ci raccordiamo al CAI” 00”, anche GEA, e lasciando il sentiero che prosegue a sinistra lungo il crinale, prendiamo a destra mantenendosi in quota raggiungiamo la vecchia casa I PRATI.
Oltrepassata la casa, dopo circa 150 m.), si lascia la strada che a destra si mantiene in quota, e saliamo a sud attraverso altri rimboschimenti., fino a riprendere il crinale sulla sella fra POGGIO DE' PRATI (918 m.) e POGGIO GIOGANA (977 m.).
Seguiamo a destra lungo la cresta la stradella che attraversa alcune faggete, offrendo solo pochi sprazzi panoramici, e che spiana in prossimità della cima. Prima che la stradella ridiscenda POGGIO GIOGANA, la abbandoniamo sulla sinistra (CAI “00”), lasciando l'anello principale, e prendiamoun sentiero a destra per ridiscendere lungo il crinale secondario, che separa i bacini dei torrenti Aglio (ovest) e Mavale (est).
Raggiunta una strada sterrata molto ampia che percorre un tratto del crinale secondario, offrendo tratti panoramici, la lasciamo sulla destra dove prosegue in quota, per scendere lungo il sentiero (a sud) che attraversa un bosco rado di faggi e poi un giovane rimboschimento.
In questo tratto è bene prestare attenzione a non prendere il sentiero che lungo il crinaletto parallelo porta a RISPUGNOLI. Attraversata una radura prativa, si entra in un bosco ceduo di cerro e roverella e il sentiero si snoda fra alcuni affioramenti rocciosi.
Giunti presso il tabernacolo (719 m.) posto ad un crocevia di sentieri, in corrispondenza di una selletta, proseguiamo lungo il crinale a vediamo ad est l'Autostrada del Sole (A 1).
Il sentiero si allarga ora in una stradella e attraverso un bosco ceduo di castagno, passa lungo il versante occidentale di POGGIO PALINA, da dove osserviamo una panoramica su POGGIO STANCALASINO e POGGIO TORRICELLA.
Ripreso il crinale lasciamo sulla destra il sentiero che porta al CASTELLARE. Sulla sella per VEZZANA osserviamo un bel panorama su MANGONA ad ovest e su Villa Dogana ad est, ed iniziamo poi a scendere più velocemente lasciando il crinale e prendendo la stradella che percorre il versante occidentale verso MOLINA. In prossimità del fosso, la strada si raccorda ad una stradella agricola che, al limite fra bosco e coltivi semi abbandonati, giunge presso delle case coloniche ristrutturate Passando per il sentiero subito a monte delle case, toccata una sorgente, si passa la recinzione e ci si immette in un'ampia strada sterrata che con alcuni tornanti a giunga a Castello ed al Torrente Lora, passato il quale risaliamo ripidamente. fino alla strada Prov.le che attraversa MANGONA.
Prendendo a sinistra la strada percorre una sella a passata la chiesa siamo al punto di partenza.
(1) MANGONA FU IL CASTELLO PRINCIPALE. DEGLI ALBERTI NEL MUGELLO. NEL XIII-XIV SEC. DIVENNE CONTEA DI UN RAMO MINORE DELLA FAMIGLIA.
DENTRO LA CINTA DELL'ANTICO CASTELLO, SOPRA UNO SPERONE ROCCIOSO, VI E' LA CHIESA DI SAN BARTOLOMEO, RIFATTA NEL 1613 DALLE FAM. MARTELLI E GHERARDESCHI SULL'ANTICA CHIESA DI SAN BARTOLO ERETTA DAI CONTI ALBERTI. DEL CASTELLO RESTANO SOLO LA CISTERNA E RUDERI DELLA CINTA ESTERNA.
LA CAMPANA GROSSA DEL BARGELLO DI FIRENZE SEMBRA CHE APPARTENESSE ALLA TORRE DEL CASTELLO DI MANGONA.
(2) RUDERI DI UN'ANTICA COSTRUZIONE UN TEMPO SEDE DELLA DOGANA DI CONFINE FRA IL TERRITORIO DEL GRANDUCATO DI TOSCANA ED IL TERRITORIO DI VERNIO; LA LOCALITA’ E' DETTA " DOGANACCIA DELLE FORCHE ".
(3) POCHE CENTINAIA DI METRI DOPO MANGONA SI TROVA LA CHIESA DI SANTA MARGHERITA A MANGONA, DEL XIV SEC. NELLA SUA FORMA ATTUALE FU RIFATTA DA SER SAVI NEL 1520 E RESTAURATA NEL 1602.
(4) BELLA VILLA, CIRCONDATA DA UN PARCO ED ANNESSA CAPPELLA, FORSE APPARTENUTA ALLA NOBILE FAMIGLIA ALAMANNI.
(5) VEDI NOTA N.3 ANELLO PRINCIPALE TRATTO " MONTECUCCOLI - POGGIO AI PRATI ".