ANELLO 6

SAGGINALE - PESCINA - ARLIANO - VALIGARDINO - S.  CRESCI - SAGGINALE

 

- Percorso facile,  su ampia stradella, belle panoramiche sul  Mugello e sulla vallata del  Fosso di S. Ansano.  Prestare attenzione nel tratto tra Valigardino e Case Cignano. Interessanti   emergenze storiche.

- ORE: 4,30.

- ACCESSO: Pescina.

- DISLIVELLO: 500 m.

- CARTE: I.G.M.: Borgo San Lorenzo, Monte Senario.

 

                Da SAGGINALE (1) seguiamo la strada provinciale in direzione di Vicchio per un chilometro; poco prima della chiesa di S. QUIRICO, giunti all'altezza di alcune cave di inerti sul piano della Sieve si prende la strada sterrata che risale dolcemente in direzione di PESCINA  (sud).

                All'incrocio suddetto è presente una croce in legno, dopo circa 50 metri dall'inizio della stradella, si lascia sulla sinistra una deviazione che conduce a delle vicine  case coloniche.

                Proseguendo si attraversano dei seminativi sino a giungere a PESCINA, dov'è l'antica villa Magalotti con annessa cappella del 1611 (2). Alla prima casa dopo PESCINA si esclude la deviazione a sinistra e si prosegue sulla  strada principale tra seminativi arborati.  La strada risalendo descrive  alcuni tornanti, ai margini è presente un bosco di querce.

Giunti in vista di CASE POGGETTO si prende la strada a sinistra, trascurando quella che sulla destra sale alla case.

                Si costeggia sulla destra una villetta di recente costruzione  e sulla parte opposta un rimboschimento di pino nero.   Dopo alcune decine di metri si giunge a CASE POGGIO e si prende in sentiero che sulla destra risale verso Palazzo Uliveta.

                Nel primo tratto si attraversa un oliveto abbandonato e dopo circa 100 metri ci si inoltra in un bosco ceduo di quercia.  Si risale a mezza costa sul versante fino a giungere ad  un incrocio dove  ci si immette  in una stradella selciata a ciottoli che, risalendo sulla destra, conduce al crinale.

Nel primo tratto la strada è incassata per un metro nel suolo. Giunti in prossimità di una recinzione con all'interno  delle baracche in legno  con animali di bassa corte, si scarta il sentiero di sinistra e si prende sulla destra. Dopo pochi metri la stradella scende bruscamente con un tornante e si immette in quella proveniente da CASE POGGETTO.

                 In basso sono visibili delle  villette con piscina.  Giunti a Palazzo Uliveta (3) proseguiamo in direzione nord. Dopo circa 150 metri sulla sinistra si trova un rudere, probabilmente appartenente al complesso medioevale del Castello di  ULIVETA.

                Proseguendo, la stradella è limitata a sinistra da un vecchio muro a retta costituito da conci di arenaria e calcare, mentre a destra una breve scarpata raccorda ai coltivi. Lasciando sulla sinistra il rilievo su cui sono ubicati i ruderi del  castello, si prosegue fino a giungere ad un agglomerato recentemente ristrutturato. Ci si inoltra, sempre per stradella, in seminativi sino a giungere dopo poco ad un'altra casa di più recente costruzione che domina sulla vallata del Mugello: in primo piano è visibile un bel  panorama sulla  MADONNA DELLA FEBBRE. Aggirando la casa di pochi metri sulla sinistra, si prende il sentiero che sale lungo il crinale.

                A sinistra si costeggia una recinzione che delimita dei pascoli, mentre sulla destra si trova un ceduo degradato di quercia, con ginestre e ginepri. Dopo circa 100  metri si trova sulla destra un dirupo.  Questo punto del sentiero è molto panoramico: a nord-ovest osserviamo la MADONNA DELLA FEBBRE, sullo sfondo la vallata del Mugello, ad ovest la colline di S. CRESCI e a sud la profonda fossa creata dal torrente Corollo, MONTERINALDI ed i ruderi del palazzo rinascimentale di ISTIETO. Risalendo il crinale, il sentiero si dirama in più camminamenti paralleli prodotti dal sentieramento animale e si attraversa un bosco ceduo di querce con ginestre,  su terreno galestroso.

                Ad est è visibile  una panoramica su Vicchio. Dopo un breve ripiano si giunge ad un bosco di alto fusto composto da querce e si oltrepassa un cancello in legno entrando in un bosco pascolato. Il sentiero lo attraversa e dopo circa 100 metri si prende a sinistra verso CASE MANGARELLI  e ARLIANO.

                Nel primo tratto la strada descrive un tornante, sulla destra è presente un rimboschimento di Pino Silvestre. Dopo poco si giunge a CASE MANGARELLI incrociando una strada asfaltata: si evita di scendere sulla destra e si risale verso l'abitato di ARLIANO che si vede dinanzi. Dopo 100 Metri si incrocia  un'altra strada asfaltata:  si prende a  sinistra lasciando dalla parte opposta ARLIANO (4).

                All'altezza di  questo incrocio, sul lato destro della strada è presente una sorgente, invece sulla parte sinistra è presente un bosco d'alto fusto composto da querce,  al termine del quale si trova stradella, sulla sinistra, che si deve scartare.  Il sentiero prosegue a mezza costa verso CAMPESTRI attraversando seminativi e campi in abbandono. Dopo poco troviamo una deviazione sulla sinistra questa  stradella scende  su un crinale secondario ed è molto panoramica nel primo tratto, in corrispondenza di alcuni pini.  Evitando di scendere oltre, si risale alla strada asfaltata e si prosegue verso CAMPESTRI.

                Dopo circa un chilometro si arriva in corrispondenza di alcune case coloniche ristrutturate, con un cancello rosso, di fronte, sulla destra, c'è la strada che conduce a MONTE GIOVI lungo la quale ci si dirige scartando la prosecuzione della strada asfaltata in direzione di CAMPESTRI. Questa zona è molto suggestiva ed appare come una terrazza che domina l'intera vallata mugellana.

                Sono presenti inoltre alcune vecchie strutture. La stradella (itinerario 9 CAI) è sterrata e nel primo tratto è bordata da coltivi abbandonati. Dopo circa 200 metri si trova una casa colonica ristrutturata, di colore giallo ocra: qui la strada curva sulla destra e la seguiamo scartando sulla sinistra un'altra deviazione.

                Da questo punto in poi  la stradella è  costeggiata da un bosco ceduo di castagno e di castagneti da frutto.

                Continuando sulla stradella principale, che risale a mezza costa, evitiamo tutte le deviazioni secondarie su entrambi i lati.

                Arrivati all'altezza di CASE PRUNETINA, la strada esce dal bosco e costeggia seminativi e prati pascoli. Continuando a salire si trova la Fattoria BELVEDERE (538 m.) (5) dopo la quale la strada, compiuto un primo tratto rettilineo,  descrive una prima curva a gomito sulla destra e risalendo per altri 300-400 metri una seconda sulla sinistra,  all'altezza di CASE VALIGARDINO.

                A questo punto si può proseguire sul sentiero (itinerario 9 CAI) fino a congiungersi con l'anello principale (“00” CAI) a M. GIOVI, oppure si può prendere il sentiero sulla destra che chiudendo l'anello, ridiscende verso S. CRESCI e SAGGINALE.

                Nel primo caso: giunti a Villa CERCHIAI (725 m.), ove con precauzione si può arrivare anche in macchina,  si prosegue nella stessa direzione (sud) su ampio sentiero

                Lasciato un sentiero che scende a destra, si arriva al vicino crinale (821 m.),sul quale, prendendo a sinistra per l'anello principale (“00” CAI) si arriva a M. GIOVI  (992  m.).

                Se non si intende raggiungere M. GIOVI, 500 m. prima Villa CERCHIAI, sul gomito della curva, si lascia strada principale e si oltrepassa la recinzione in filo spinato prendendo sulla destra il sentiero (itinerario 9/A CAI) che ritorna verso nord attraversando sul crinale un vecchio prato  pascolo con ginestre.

                Il sentiero poi scende sulla destra del crinale  inoltrandosi in un tratto cespugliato con querce e ginestre, fino a raggiungere una selletta dalla quale possiamo vedere a sud un panorama sulla torre di MONTE ROTONDO. Lasciando il sentiero che segue il crinale, si scende a sinistra sul versante meridionale dove si prosegue in quota attraverso un bosco ceduo di querce con ginestre.

                Scendendo dolcemente e ricongiungendosi al crinale, si entra in una radura caratterizzata da affioramenti di rocce argillitiche (galestro) con forme calancoidi. Sulla destra costeggiamo una recinzione in filo spinato, di fronte è visibile un bellissimo panorama sui rilievi di MONTESENARIO e poco dopo una suggestiva veduta del canalone inciso dal Fosso di S. ANSANO.

                Giunti ad un'ampia sella si lascia sulla sinistra un sentiero che conduce ad un crinale secondario, ad ovest il sentiero (itinerario 9/A CAI) che conduce a CASE CAMPIANO e prendiamo sulla destra la stradella che oltre un cancello in legno conduce verso CASE CIGNANO.

                Scendiamo a mezza costa  fino ad arrivare al gruppo di case suddetto, intorno alle quali si trova un pescheto di recente impianto e coltivi abbandonati.

                Proseguendo verso valle, dopo poco si trovano sulla sinistra delle case diroccate, sulla destra è visibile la fattoria di La Valle, circondata da prati e pascoli.  Questo tratto di strada è  panoramico: si vedono a nord MONTE RINALDI e S. CRESCI, a nord-est la valle incisa del Fosso Corollo che si  apre lasciando intravedere  un bel panorama sulla valle del  Mugello  e la catena appenninica.

                Dopo una breve discesa si esclude sulla destra la strada che conduce a La Valle, proseguendo, ad un bivio si trova una croce in legno dove si scarta sulla sinistra la strada che porta a VITIGNANO. Il tratto di strada seguente costeggia delle profonde incisioni di tipo calanchivo  originatesi su rocce argillitiche, versante occidentale di MONTE RINALDI (6).

                Giunti al  ripiano in vista di S. CRESCI, a sinistra, abbiamo CASE SPEDALE, la strada prosegue in piano sino a giungere dopo circa 200 m. ad un bivio in corrispondenza del quale abbiamo un tabernacolo ad edicola con Madonna, fra due cipressi.

                Si prende a sinistra la strada asfaltata verso S. CRESCI lasciando a destra Villa la Quiete (7).

                La strada è adornata da cipressi. Alla chiesa romanica di S. CRESCI (8) si lascia la strada principale e si prende sulla destra la deviazione che conduce al cimitero in località S. CERBONE.  Sulla destra sono presenti grossi castagni e dopo poco sulla sinistra troviamo la cappella di S. CERBONE (1700) (9), ed il cimitero di S. CRESCI, in corrispondenza dei quali termina la strada asfaltata ed inizia una stradella sterrata. Evitati a sinistra il sentiero che costeggia il muro di cinta del cimitero ed a destra la strada che risale a delle case coloniche ristrutturate, scendiamo attraverso alcuni seminativi arborati con bel panorama su Borgo San Lorenzo, al termine dei quali inizia un castagno da frutto.

                Ci si inoltra nel castagneto scendendo bruscamente fino ad incrociare la stradella che da Villa la Quiete porta al PIANO DEI CIPRESSI e si prosegue a diritto (nord) costeggiando sulla sinistra un bosco ceduo limitato da una recinzione.

                La stradella scende  dolcemente  verso il  Casolare di PINA  DI VIGNA toccando sulla sinistra un bosco di pino nero e cipressi. Giunti al casolare è visibile una bella panoramica di S. LUCIA. Arrivati all'oratorio della MADONNA DELLA  FEBBRE, si prende a destra  La strada costeggia il parco di una villa oltre la quale si giunge ad un gruppo di case coloniche ristrutturate  denominate GHETTO (261 m.).

                Scendiamo poi sulla sinistra e dopo aver  attraversato seminativi e pascoli abbandonati si giunge sulla strada provinciale  all'ingresso di SAGGINALE. 

 

(1) TRASSE ORIGINE DA UN OSPIZIO PE' VIANDANTI DEDICATO A  SAN BIAGIO, SITUATO PRESSO IL PONTE DI PIETRA SU CUI PASSAVA UNA DELLE PIU' ANTICHE STRADE CHE FIN DAL TEMPO DEI ROMANI CONDUCEVANO SULLA SINISTRA ALLA SIEVE.

(2) SULLA PORTA D'INGRESSO DELLA VILLA IL MOTTO D'ARME " LIBERTAS " DELLA FAMIGLIA.

(3) SONO PRESENTI IN STRETTA VICINANZA I RUDERI DI UN CASTELLO ED UNA CASA COLONICA/VILLA, CON RESTI MEDIEVALI.

(4) DOVE PRESSO LA  MACINA SI TROVANO RESTI DI VECCHIE MURA OLTRE AD UN LAVABO ED UN ANTICO CAMINO CHE INDICHEREBBERO AMBIENTI DELL'ANTICO CASTELLO E CORTE D ' ARLIANO, GIA' DEI CONTI DI MONTAUTO.

(5) VILLA IN BELLA POSIZIONE.   I POSSESSI DEI MARCHESI DELLA STUFA NELLE ZONE RISALGONO AL XVII SECOLO, MA LA VILLA E' PROBABILMENTE DEL '700.

(6) I GRIMALDI LASCIARONO IL  LORO NOME AL MONTE SU CUI SORGEVA IL "CASTRUM MONTIS GRIMALDI" OVE OGGI RIMANGONO LE FONDAMENTA DI UNA ROCCIA SEMIDISTRUTTA.AI DONATI APPARTENEVA LA CASA COLONICA CHE HA STIPITI ED ARCHITRAVE IN PIETRA CHE PRIMA APPARTENEVA AI VESCOVI FIORENTINI.

(7) ANTICA VILLA FORSE APPARTENUTA, COME DA STEMMA CHE ANCORA SI OSSERVA, AD UN RAMO DELLA FAMIGLIA DEGLI UBALDINI POI ACQUISTATA, NEL 1356, DA SIMONE GRANDI FIORENTINO.

NEL 1770 DIVENNE, PER VOLONTA'  DEI DISCENDENTI, IL RITIRO DELLE NOBILI SIGNORE MONTALVE ALLA QUIETE.

(8) LA PIEVE DI S. CRESCI IN VALCAVA  CONSERVA L'ASPETTO DEL RESTAURO DEL XVIII SEC., OPERATO DAL GRANDUCA COSIMO III, MA E' DI ORIGINE PIU' ANTICA ESSENDO SORTA SU" TOMBE DI MARTITI" (ATTI DI S. CRESCI DELL'OPERA DI SANTA MARIA DEL FIORE, RIFATTI NELL'XI SEC; CFR. NICCOLAI 1914 ). IL DOMINIO DEGLI UBALDINI FU PRESTO SOPPIANTATO DA QUELLO DI FAMIGLIE DEL LUOGO E FIORENTINE.

LA CAMPANA   MAGGIORE RECA LA DATA 1350.

(8) PICCOLO ORATORIO EDIFICATO DAL GRANDUCA COSIMO III  NEL 1708.