DICOMANO - CELLE - POGGIO PANCHE - MONTAUTO - BRICCIANA - GELLO - POGGIO A VALLE - CELLE - DICOMANO.
- Percorso facile, molto suggestivo, dove si evidenzia la tipica compagine mugellana. Interessanti emergenze storiche e notevoli esempi di architettura rurale. Prestare attenzione nel tratto Case Pruneta - Poggio delle Panche - Montauto.
- ORE: 6,00-7,00.
- ACCESSO: Celle.
- DISLIVELLO: 500 m.
- CARTE: I.G.M.: Dicomano.
A Dicomano (1), nella zona degli impianti sportivi, si passa il fiume Sieve, escludendo le strade che a destra e a sinistra lo costeggiano, e si sale verso CELLE trascurando le varie stradine che portano a casolari e a nuovi abitati.
Dopo circa 500 Metri giunti su un ripiano, si lascia a sinistra la strada asfaltata e si prende a destra verso la villa di CELLE (2) che vediamo di fronte; al muro di cinta prendiamo a sinistra verso CELLAIE costeggiando una villa che rimane sulla destra.
Al termine del muro di cinta, si prende a destra, lasciando a sinistra la strada per CASE PIANA. La strada sale con tornanti attraverso un bosco ceduo di quercia e si hanno punti panoramici verso Dicomano. Giunti in prossimità di Villa di CELLAIE (3) si prosegue oltrepassando l'incrocio con la strada proveniente da CASA VECCHIA, e si prende a sinistra per CASE FOSTIA con panorama su POGGIO A VALLE.
A CASE FOSTIA (4) si passa a sinistra sotto un muro a retta di recente costruzione e superato un piccolo ripetitore, si incrocia un sentiero proveniente da una casa colonica sottostante; si prende a destra verso monte, aggirando CASE FOSTIA fino a seguire la strada a mezza costa sul versante nord-ovest, da dove vediamo a destra vediamo a destra dei nuovi insediamenti.
Il sentiero entra in un bosco ceduo di quercia e, prima di raggiungere il crinale, al bivio che troviamo dopo circa 100 Metri prendiamo a destra per il sentiero a mezza costa, escludendo a sinistra il sentiero che segue la cresta.
Dopo circa 300 metri evitiamo a sinistra una strada che sale verso un campo, per proseguire sulla destra.
Giunti all'incrocio con una strada sterrata carrabile, si prende a sinistra salendo a mezza costa verso PRUNETA. La strada sale dolcemente e passa attraverso un bosco ceduo di quercia e successivamente un bosco ceduo di castagno, separati da un castagneto da frutto. Giunti in prossimità di alcuni coltivi, sulla destra abbiamo una stalla di recente costruzione; evitata la strada che vi conduce e scartato a sinistra anche il sentiero che rientra nel bosco, si prosegue invece a diritto salendo verso PRUNETA che vediamo di fronte. Poco più avanti troviamo sulla sinistra, in corrispondenza di due grossi pioppi, una sorgente captata. Prendiamo verso destra il sentiero costeggiato, sulla sinistra, da un bosco ceduo di castagno e, sulla destra, da coltivi. Il sentiero sale a mezza costa sul versante nord di POGGIO LE PIANE. Passando dietro le case di PRUNETA si segue il limite più a monte fra il bosco ed i prati, e si arriva al termine gli questi ultimi dove, oltrepassata una recinzione (stroncagambe), seguiamo il sentiero che entra in un bosco di castagno.
Dopo circa 200 m. oltrepassiamo un'altra recinzione attraverso l'apposito passaggio ed abbandoniamo a destra il sentiero che prosegue a mezza costa (in quota), si prende invece a sinistra, per la massima pendenza, verso il crinale, e si costeggia la recinzione che sulla destra segue il sentiero.
Dopo una breve salita il sentiero riprende a mezza costa e incrociando un altro sentiero che da valle (destra) sale a monte (sinistra), si prosegue a diritto; lasciata la recinzione che scende a valle, si segue ora il sentiero sulla destra.
Dopo circa 100 m. si trova un altro sentiero proveniente da valle (destra) che trascuriamo, proseguendo ancora a diritto e salendo a mezza costa. Dopo poco trascuriamo un alto sentiero che sale verso monte sulla sinistra e proseguiamo sulla destra per raggiungere il crinale sul sentiero a mezza costa. Raggiunto il crinale evitiamo sulla destra un piccolo sentiero che scende lungo il crinale e seguendo il sentiero principale, scendiamo sul versante sud dove, dopo poco metri troviamo la strada proveniente da VICOFERALDI (sud-est) (5) che seguiamo a destra fino a POGGIO PANCHE (nord-ovest). La strada è ampia e percorribile con auto anche se sterrata e segue il crinale offrendo scorci panoramici di notevole interesse. Sulla sinistra è costeggiata a tratti da file di cipressi mentre a destra sono frequenti pareti rocciose di 4-5 metri.
Trascurati alcuni sentieri che sulla destra raggiungono il crinale, si lascia la strada in prossimità di POGGIO PANCHE in corrispondenza di un'ampia piazzola sulla destra da dove si diparte un sentiero che descrivendo alcuni tornanti, attraverso un bosco di paline ed evitiamo un ripiano in prossimità del crinale, evitiamo un altro sentiero che a sinistra porta sul versante ovest.
Attraversato un castagneto da frutto, troviamo un sentiero più ampio e rimaniamo in quota seguendolo a sinistra.
Dopo aver guadato un fosso, trascuriamo un sentiero che sulla sinistra proviene dal crinale e proseguiamo a destra. Giunti ad un castagneto da frutto abbiamo uno scorcio panoramico verso nord-est.
Passato il castagneto, il sentiero diviene carrabile. Attraversiamo un altro fosso ed entriamo in un ceduo di quercia, recentemente utilizzato. Il sentiero scende dolcemente verso MONTAUTO ed è panoramico su BRICCIANA. Dopo alcuni coltivi abbandonati giungiamo a MONTAUTO ed il sentiero incrocia l'itinerario 12 CAI, che porta a S. MARTINO A SCOPETO (6). In corrispondenza delle prime case, all'incrocio suddetto, prendiamo a destra verso BRICCIANA.
Il sentiero, una vecchia strada per mezzi agricoli, scende attraverso coltivi abbandonati, alla destra costeggia un bosco misto e descrive alcuni tornanti; è parzialmente segnato dal CAI, anche se non numerato.
Giunti ad un casolare prendiamo a sinistra per una strada sterrata che dopo aver attraversato un bosco di quercia, giunge alla strada che da BRICCIANA (destra) prosegue per S. MARTINO A SCOPETO (sinistra), si prende a destra. Passati un oliveto e un bosco di quercia, la strada spiana dolcemente e dopo un casolare (destra) si arriva ad un ponte con spalline in conci di pietra arenaria, superato il quale la strada risale verso BRICCIANA toccando la fonte del Colombo.
Giunti a BRICCIANA prendiamo verso destra e la strada riprende poi a sinistra attraverso coltivi promiscui, mentre a destra lasciamo un vialetto limitato da aiuole che porta ad un tabernacolo. Sono frequenti punti panoramici sulla valle.
Proseguendo a mezza costa la strada descrive un ampio tornante per oltre passare il BOSCO DELLE PIANOLE e, in corrispondenza del bivio posto in prossimità del fosso, là dove la strada è limitata da cipressi, lasciamo a sinistra la strada principale e, prendendo a destra, saliamo verso LA POZZA.
Attraversata una vigna, oramai in vista di POZZA, escludiamo il sentiero che verso destra torna a monte e proseguiamo a sinistra sulla strada principale. Dopo alcuni metri lasciamo la strada ed ammirata la pregevole architettura di CASE POZZA (7) prendiamo a destra un sentiero che, mantenendosi in quota, porta verso il BOSSO DEL GELLO. Il sentiero è inizialmente costeggiato da noccioli, successivamente otrepassiamo la recinzione di un pascolo e qui il sentiero è molto panoramico. Evitare un sentiero che sulla sinistra scende a valle.
Dopo circa 300 m. abbandoniamo il tracciato, che diventa sempre più nascosto dalla vegetazione, si supera una recinzione ed entriamo in un coltivo abbandonato.
Mantenendosi al limite fra l'ex-coltivo e la vegetazione del fosso, scendiamo per circa 150 m., fino ad arrivare nella parte bassa del coltivo dove troviamo un sentiero che si inoltra in un boschetto.
Si oltrepassano due fino ed il sentiero prosegue allargandosi e costeggiando a destra un bosco misto ed a sinistra seminativi. Giunti in vista della villa di GELLO (8), dopo alcuni tornanti la strada passa fra la villa stessa e le fattorie ed è successivamente limitata a sinistra da una fila di cipressi e prosegue verso GELLO.
Dopo aver attraversato un rimboschimento di pino nero, sulla destra passiamo un cancello ed in corrispondenza della prima casa di GELLO lasciamo la strada e prendiamo la deviazione che a destra costeggia le altre case. Il sentiero riprende a sinistra ed è limitato da pascoli a destra e da coltivi a sinistra In una piccola conca troviamo una fonte sulla destra, poi risaliamo fino a un rimboschimento di pino nero raggiungendo quindi un piccolo crinale in corrispondenza di un pascolo semi abbandonato. Bel panorama verso la POZZE. Ormai in vista dell'abitato di POGGIO A VALLE, oltrepassiamo la recinzione che delimita il pascolo e giungiamo alle case; il punto è notevolmente panoramico e a sud-est vediamo CELLE e FOSTIA.
Prendiamo il sentiero che a destra corre a mezza costa in prossimità del confine fra un castagneto da frutto e i coltivi. Il sentiero entra parzialmente nel castagneto iniziando a salire ed a sinistra abbiamo il fosso. Dopo aver passato un primo fosso troviamo un ripiano con ceduo di castagno solcato da altri due fossi facilmente superabili. Al termine del bosco si entra in una vigna lasciando sul versante alla nostra sinistra un bosco di quercia.
Entrati nei coltivi, raggiungiamo una strada carrareccia e prendiamo a destra, trascurando sulla sinistra la strada che porta a nuove case. Raggiungiamo così il versante di CELLE e FOSTIA. Oltrepassato un cancello prendiamo a sud per CELLE, trascurando la strada che sale verso FOSTIA. Sulla sinistra il sentiero è limitato da cipressi ed è molto panoramico su Dicomano fino a CELLE.
(1) DICOMANO (162M. E' UN ANTICO BORGO AGRICOLO ALLA CONFLUENZA DEL COMANO NELLA SIEVE. LA CHIESA DI SANTA MARIA, DEL 400, TRASFORMATA NEL 1598, HA IL CAMPANILE RICAVATO DA UNA GRANDE TORRE QUADRATA DEL XII SEC. E CONSERVA AL SUO INTERNO UNA TAVOLA ROBBIANA DEL '500, UNA MADONNA DI SANTI DI TITO, UNA NATIVITA' DEL BRONZINO, ENTRO UNA BELLA CORNICE DELL'EPOCA, UNA MADONNA DEL CARMINE DEL VASARI, UN TABERNACOLINO ROBBIANO IN TERRACOTTA ED UNA MADONNA DEL XVI ° SECOLO.
(2) LA VILLA DI CELLE E' UN VASTO FABBRICATO DI PROPRIETA' DEI MARCHESI GIUNTINI;
LA FATTORIA APPARTENEVA GIA' ALLA CONFRATERNITA DI S. NICCOLO' DI BARI (1693).
(3) MOLTE "VILLE VILLETTE SI OFFRONO ALLA VISTA NELLE AMENE E RIDENTI COLLINE DI CELLE" (NICCOLAI, 1914).
(4) L'ANTICA CHIESA, ORA SAN PIERO A FOSTIA (DA FUSTAIA), ALL'INTERNO MADONNA GIOTTESCA, SI TROVA IN PROSSIMITA' DELLA VECCHIA ROCCA DEI GUIDI POI VENDUTA NEL 1300 AL GHIBELLINO TORRIGIANO CERCHI INSIEME CON I CASALI DI VILLA E DI CELLE.
(5) VICOFERALDI (473 m.), A CIRCA 1 KM DEVIANDO A SINISTRA, DERIVA IL PROPRIO NOME DA UN FERALDO DELLA FAMIGLIA DEI CERCHI, CHE DOMINAVA LA ZONA NEL XII° SEC. LA CHIESA DI SANTA MARIA CONSERVA UNA GHIRLANDA IN TERRACOTTA ROBBIANA.
(6) VEDI ANELLO NUMERO 5.
(7) IL PALAGIO DALLE POZZE, COSTRUITO DAI NOBILI DALLA POZZA NEL XV SEC. E' OGGI RIDOTTO AD USI COLONICI. DI NOTEVOLE PREGIO ARCHITETTONICO LA FACCIATA CON DOPPIO ORDINE DI LOGGE E DI FRONTE LA GRAZIOSA LOGGETTA D'INGRESSO. ANNESSO VI E' L'ORATORIO DEDICATO A S. S. PIETRO E PAOLO.
(8) ANTICA VILLA DEL MARCHESE ALESSANDRO BARTOLINI SALIMBENI PARZIALMENTE RICOSTRUITA DA UNA PREESISTENTE TORRE ORA ABBASSATA E RIDOTTA ABITAZIONE.
ANELLO N. 5
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MULINO BALDRACCA - S. MARTINO A SCOPETO - MONTAUTO - TAMBURINO - BARBIANA - PADULIO - MULINO BALDRACCA
- Percorso facile nel primo tratto, sentiero fra bosco da Tamburino a le Casacce. Belle vedute della valle mugellana con scorci suggestivi sulle colline intorno a Dicomano.
- ORE: 4,00.
- ACCESSO: Mulino Baldracca.
- DISLIVELLO: 600 m.
- CARTE: I.G.M.: Dicomano.
Da Vicchio (165 m.) (1) si prende la strada per SAGGINALE, sulla riva destra della Sieve, e un chilometro circa oltre PONTE A VICCHIO (2), si prende a sinistra la strada per S. MARTINO A SCOPETO. Oltrepassato il Torrente Rimaggio, dopo alcuni tornanti giungiamo a CASE BOCCAGNELLO. Al termine delle mura che cingono il parco della villa (3) lasciamo la strada asfaltata, subito dopo una casa colonica e scendiamo a destra per una strada sterrata che conduce al ripiano alluvionale del Torrente Rimaggio; sui due lati è presente una recinzione in filo spinato che delimita un'area per addestramento cani. Dopo poco giungiamo ad un cancello metallico oltre il quale la strada costeggia un bosco ceduo di quercia e seminativi in abbandono.
Raggiunto il casolare, al margine del torrente, tenendoci sulla destra oltrepassiamo dei prati-pascoli cespugliati iniziando a salire lungo il versante. Il sentiero segue a tratti una vecchia strada campestre.
Giungiamo ad un cancello metallico che oltrepassiamo, scartiamo a destra il sentiero che scende al torrente e a sinistra quello che risale a mezza costa, proseguendo invece verso monte per una viottola di campagna si entra in coltivi promiscui (viti e olivi) fino a giungere in vista della Chiesa di S. MARTINO A SCOPETO (4). In corrispondenza di un ristagno di acqua con delle canne, il sentiero risale ripidamente verso la strada asfaltata, e vi si immette presso la case coloniche di S. BIAGIO (5). E' visibile in questo punto un bel panorama su BARBIANA e le pendici settentrionali di MONTE GIOVI.
Prendendo a destra si oltrepassa il paese di S. MARTINO (400 m.), si discende brevemente e, giunti ad una curva (384 m.), in corrispondenza di un gruppo di cipressi, si abbandona la strada principale sterrata che scende a sinistra verso BRICCIANA, si scarta a destra la strada che conduce a delle case coloniche, sbarrata da un cancello metallico rosso, e si prende invece a salire (CAI 12) per la stradella sterrata che conduce a MONTAUTO. Nel primo tratto sulla sinistra sono presenti cipressi e pini neri, il terreno è galestroso, con tipiche forme di erosione superficiale.
Volgendosi a nord-ovest è visibile un panorama su Borgo San Lorenzo. Entriamo in un bosco ceduo di quercia con alcuni piante di leccio e ginestre.
Dopo alcuni tornanti scartiamo, sulla sinistra, un sentiero che conduce nel bosco.
Questo tratto di strada è panoramico: ad est sono visibili i rilievi intorno a Dicomano, ad ovest scorci su BARBIANA, PADULIO e Borgo S. Lorenzo. La strada, giunti in prossimità di MONTAUTO, percorre un tratto pianeggiante del crinale, con suggestive panoramiche.
Giunti a MONTAUTO DI SOTTO (485 m.) (6), si evitano sulla sinistra il viottolo che scende nel campo sottostante e sulla destra sterrata che scende per un percorso alternativo, a CASE PRATO. Oltrepassate le case, scartiamo il sentiero che sulla destra la strada conduce nei campi. Proseguendo verso monte troviamo un secondo gruppo di case, MONTAUTO (567 m.), in bella posizione panoramica.
Si prende a destra per una ventina di metri poi si prosegue a sinistra per ampia stradella, si tocca una presa d'acqua e si continua lungo quasi in quota. A una ampia curva verso sinistra si lascia la stradella, e si taglia verso sinistra, per una valletta erbosa in direzione del vicino POGGIO PANCHE (754 m.). Qui si piega nettamente a destra (ovest), lungo la cresta di un contrafforte del M. GIOVI, e si esce sulla strada per COLOGNOLE in prossimità di una piazzola. Prendendo a destra per la strada si è in breve a TAMBURINO (7).
Alla case prendiamo a destra in corrispondenza di un gruppetto di abeti rossi (itinerario 11/B CAI). Il sentiero si mantiene in quota, limitato a destra da una recinzione in filo spinato. Giunti in un castagneto da frutto, limitato sulla destra da un bosco ceduo di castagno, il sentiero inizia a scendere fino ad arrivare ad una selletta, qui scartiamo i due sentieri scendono a mezza costa, a sinistra e a destra del crinale. Dopo pochi metri evitiamo altri due sentieri che scendono repentinamente sui due versanti opposti e ci manteniamo sul crinale.
Dopo circa 100 m. il sentiero lascia il crinale e scende attraverso un bosco ceduo di castagno, con ripide discese e piccoli terrazzamenti, sino ad incrociare una strada, che percorriamo a sinistra proseguendo verso i prati di CASACCE. Poco dopo, in corrispondenza di un ripiano, è presente sulla destra un capanno in muratura.
Proseguiamo sulla stradella tralasciando i sentieri minori che da essa diramano a monte e a valle.
Dopo aver attraversato due fossi, giungiamo in vista delle CASACCE. Usciamo dal bosco e dopo aver passato una staccionata, entriamo nei pascoli. Giunti alle CASACCE (668 m.), scartiamo sulla sinistra il sentiero che risale verso M. GIOVI (itinerario 11 CAI) e scendiamo a valle verso Castello, prendendo una strada sterrata carrabile che nel primo tratto attraversa dei prati-pascoli con scorti panoramici.
Superati due cancelli, la strada scende sul fianco sinistro della valle; scartiamo sulla sinistra un sentiero che risale a mezza costa e giungiamo dopo poco ad un bivio dove sono presenti un tebernacolo, una sorgente captata ed un capanno ad uso agricolo; escludiamo la strada a sinistra per il bosco e proseguiamo lungo il crinale.
Giunti a Castello (541 m.) (8), dopo le prime case seguiamo il sentiero sulla sinistra (itinerario 11 CAI), evitando la devizione a destra (itinerario 11/A CAI). La strada scende attraverso pascoli cespugliati e coltivi, bel panorama su BARBIANA e Vicchio sullo sfondo. Dopo alcuni tornanti si passano delle case ristrutturate e si giunge ad un incrocio; verso destra si arriva alla chiesa di BARBIANA (9), ove fu parroco Don Milani, (itinerario 11 CAI) e proseguendo invece a sinistra si scende verso PADULIO (411 m.). Superate le case si giunge ad un'antica villa ben ristrutturata, in stile settecentesco. La strada si snoda ora tra coltivi, scendendo lungo il crinale fra il Bosso della BALDRACCA e il Torrente Rimaggio, fino a raggiungere gli impianti di pesca sportiva dei "TRE LAGHI" e successivamente il Mulino di BALDRACCA.
(1) PATRIA DEL BEATO ANGELICO E DI GIOTTO. VICCHIO CONSERVA ANCORA PARTE DELLE ANTICHE MURA; SULLA PIAZZA PRINCIPALE SONO LA PIEVE, CON UNA TAVOLA DEL GHIRLANDAIO, IL PALAZZO PRETRORIO, SEDE COMUNALE E DEL MUSEO CIVICO, ED AL CENTRO IL MONUMENTO A GIOTTO.
L 'ATTIVITA' DELLE FORMAZIONI. PARTIGIANE (1944) FU MOLTO INTENSA NEL PAESE E NELLE CAMPAGNE CIRCOSTANTI.
(2) BEL PONTE IN PIETRA, SULLA SIEVE, RICOSTRUITO DOPO LA GUERRA NELLA FORMA ORIGINARIA.
(3) ALL'INTERNO ORATORIO DEDICATO ALLA S.S. CROCE E S. PASQUALE.
(4) DAL XIII SECOLO E’ STATA PIU' VOLTE TRASFOMATA. SULL'ALTRO POGGETTO DI FRONTE ALLA CHIESA RESTANO I RUDERI, DOVE ADESSO E' LA VILLA MANGINI, DI UN CASTELLO DEGLI ADIMARI (1220), FEUDATARI DELLA ZONA.
(5) L'ORATORIO DI SAN BIAGIO, GIA' NEL SECOLO XVIII DEI MARCHESI DEGLI ALBIZI.
(6) LA ROCCA DI MONTAUTO, DELLA QUALE RIMANGONO SOLO TRACCE, FU DONATA NEL 1013 DAL VESCOVO ILDEBRANDO ALLA CHIESA DI S. MINIATO AL MONTE; PASSATA NEL XIII SEC. AGLI ADIMARI NON VENNE CONSEGNATA ALLA REPUBBLICA FIORENTINA (1320).
(7) GRUPPO DI VECCHI ED INTERESSANTI CASOLARI IL PIETRA ORA PARZIALMENTE RISTRUTTURATI.
LA STRADA CHE PORTA ALLA S.S. 67 TOCCA INTERESSANTI LOCALITA': VICOFERALDI, CINTOIA E COLOGNOLE.
(8) IL "CASTELLO" CHE VI SORGEVA, PROBABILMENTE COSTRUITO DAI CONTI GUIDI, NEL 1353 ERA UN POSSESSO DEI VESCOVI FIORENTINI, CHE VI CREARONO UN CONVALESCENZIARIO DELL'OSPEDALE DI SANTA MARIA NUOVA, COME RISULTA DA DUE LAPIDI ESTERNE MOLTO DETERIORATE. ALCUNE INTERESSANTI STRUTTURE MEDIOEVALI, UN ARCO GOTICO E UNA FINESTRELLA ROMANICA, SONO ANCORA VISIBILI.
(9) IL CASTELLO O CASTELLACCIO DI BARBIANA, POCO A MONTE DELL'ATTUALE CHIESA, ERA NEL 1353 UN POSSESSO DEI VESCOVI FIORENTINI.
LA CHIESA DI SANT'ANDREA IN BARBIANA, CHE CONSERVA UN AFFRESCO IN STILE GIOTTESCO ED UN BEL CAMPANILE, FU CONSACRATA NEL 1568. NEL VICINO CIMITERO, LA TOMBA DI DON LORENZO MILANI.