DAL PASSO DELLA CONSUMA A SCOPETI - BIVIO COLOGNOLE (5 CAI, 5/A CAI)
- Facile percorso, con bellissimi panorami sulla Val di Sieve e Monte Giovi.
- ORE: 4,00-4,30
- DISLIVELLO: 1100 m.
- ACCESSI: Consuma, Contea, Rufina.
- CARTE I.G.M.: Consuma, Rufina, Dicomano.
Lasciato l'abitato della CONSUMA (1) (posto tappa), in direzione di Pontassieve, presso una cabina ENEL, si stacca dalla Statale n. 70 una stradella (itinerario 5 CAI) sulla destra per la Fattoria di MOSCIA. Seguendo la strada, fra bei boschi di abeti, si giunge poco sopra la suddetta Fattoria. Si continua ancora un poco nella stessa direzione, poi si lascia stradella, quando questa ridiscende a sinistra verso la Statale e si continua per la cresta del lungo contrafforte di M. POMINO, a destra, superando una sbarra. Fra recinzioni di rimboschimenti di pino e abete, si tocca POGGIO TOSCHI (989 m.) e si scende alla CHIESETTA DI MADONNA DEI FOSSI (830 m.) (2), ove si incrocia una stradella proveniente da POMINO. Al di là della strada si prende, a sinistra di una casetta adiacente alla chiesa, un sentierino che sale verso sinistra sul pendio ovest del sovrastante M. CASTELLO e esce su una stradella che termina, a destra, presso la cima. (Chi compie il percorso inverso localizzi il sentierino sulla destra, nel punto ove la stradella prende a salire verso la sommità del M. CASTELLO).
Usciti dal sentierino si prende a sinistra e si continua comodamente, con bei panorami sulla valle di POMINO, giungendo ad una sella ove è una alta colonna di pietra lavorata, sormontata da una croce (832 m.). Si lascia, per un certo tratto, il vecchio sentiero di cresta, alquanto infrascato perchè desueto per continuare sulla sinistra per una stradella in quota ad esso parallela, che poi si abbandona per riguadagnare, con un breve raccordo a destra, la cresta.
Si continua ancora in quota, lungo il limite di una riserva. La stradella cessa e continua per uno stretto sentiero, ben battuto, che per breve tratto attraversa una zona infestata da felci e risale subito dopo sulla cresta. A sinistra inizia l'itinerario 5/A che seguiamo per SCOPETI.
Arrivati a una stradella che scende verso POMINO (a sinistra), proseguiamo a destra scendendo lungo cresta del contrafforte fra dei boschi di abeti e di pini. Dopo una bella casetta in pietra si esce (622 m.) sulla strada per CIGLIANO, circa 2 Km prima del valico di PIEVECCHIA.
Attraversata la strada, si continua a seguire, per stradelle, la cresta, fra boschi di pini, trascurando, nell'ordine, due sentieri a sinistra, uno a destra e altri due sinistra. Lasciato a destra un ripetitore, ad un ultimo bivio si prende ancora a destra, arrivando alla chiesa del RUGIANO (472 m.) (3), ove si continua per ampia stradella a destra.
Discendendo per la strada sterrata, si costeggia Villa PERUZZI (4) e, a una curva a sinistra, si prosegue diritto per una stradella minore che, toccando tre casolari, fra coltivi e boschi, termina sulla Statale 67, di fronte al Bivio per COLOGNOLE, poco a nord di SCOPETI (127 m.).
Continuando invece per la strada precedente si arriva, in breve, alla Provinciale SCOPETI-BORSELLI, a poco distanza dalla chiesa di CASTIGLIONI (5), in vicinanza di una caratteristica fattoria. Prendendo, a destra, si è dopo 3 Km a SCOPETI, sulla Strada Statale 67,
(1) VEDI NOTA N.1 TRATTO CROCE AI MORI-CONSUMA.
(2) LA CHIESA SI S. MARIA DEL CARMINE AI FOSSI, RICOSTRUITA NEL 1924 SU ALTRA PREESISTENTE, RISALENTE AL MEDIOEVO E POI ROVINATA, E' CIRCONDATA DA UN AMPIO E GRAZIOSO LOGGIATO. FU SPESSO VISITATA DA SAN FRANCESCO, AL QUALE E' DEDICATA UNA VICINA CAPPELLA.
E' CERTO CHE L'APPELLATIVO "AI FOSSI" LE DERIVI ALL'ABBONDANZA DI SORGENTI E RUSCELLI DELLA ZONA. IL PASSO SU CUI E' POSTA LA CHIESETTA FU TEATRO DI UN'IMPORTANTE AZIONE PARTIGIANA.
PER LA STRADA A SINISTRA SI SCENDE, DOPO 3 KM.), A POMINO, OVE E' LA CHIESA DI SAN BARTOLOMEO, ANTICHISSIMO MONUMENTO ROMANICO RISALENTE AL 1108.
(3) CHIESETTA SETTECENTESCA IN ABBANDONO OVE SI VENERAVA UNA PREGEVOLE MADONNA DEL XIII SECOLO ORA FIRENZE.
(4) BELLA ED ANTICA VILLA, RISALENTE AL 1423, CIRCONDATA DA PARCO.
(5) CASTIGLIONI FACEVA PARTE DEL FEUDO DI TURICCHI, DI CUI SEMBRA FOSSE IL CAPOLUOGO. VI E' UN MAGNIFICO PALAZZO QUADRANGOLARE, TRASFORMAZIONE DI UN PRECEDENTE CASTELLO, GIA' SEDE DEI VESCOVI FIESOLANI.